Una vita stroncata a tredici anni


Ora il suo sorriso resta solo stampato nella mente di chi gli ha voluto bene e dei suoi tantissimi amici. Il cuore del giovane Davide Andreoli, non ancora tredicenne, ha cessato di battere in quel tragico pomeriggio del 30 aprile 2009. Erano da poco passati le 18.00 quando un destino beffardo l'ha tolto alla vita e allo sport troppo presto e senza nessun preavviso. 
Nel territorio di Cetraro imperversava un forte temporale. L’auto, una Fiat Multipla, con il professor Aldo Antonucci, 57 anni, di Cittadella, alla guida, e con tre giovani calciatori della scuola calcio Cittadella-Bonifati, percorreva la statale in direzione Sud. I giovani ed il loro allenatore, assieme al resto della squadra composta da piccoli calciatori dei vari paesi del medio Tirreno, avevano appena terminato il consueto ritrovo. Probabilmente per il fondo stradale bagnato, la Multipla avrebbe sbandato, all’altezza dell’ospedale di Cetraro. Forse per una piccola frenata, o per la presenza di una pozza d’acqua ha fatto una serie di piroette scagliandosi contro il muro e sbattendo frontalmente contro una Opel che giungeva dal lato contrario. Per il piccolo Davide Andreoli non c’è stato nulla da fare. La famiglia, di Guardia Piemontese, il papà, la madre e altri due fratelli del piccolo Davide sono stati fulminati dalla notizia. Un evento che ti segna per tutta la vita. Come reagire ad un dolore così grande? Com'è triste parlare al passato di chi avremmo volentieri affidato al futuro. Ma siamo certi che Davide continuerà a correre. Forse non in questo mondo, ma certamente non smetterà di correre ne di giocare al calcio.

davide sei tutti noi!!!!!resterai x sempre nei nostri cuori!!!!!!!!!!!!commento scritto dal fondatore del gruppo facebook della scuola calcio cittadella bonifati
RispondiEliminaIl dolore non scompare e il ricordo rimane indelebile nei cuori e negli occhi di quanti hanno amato e continuano ad amare Davide. I ragazzi della Scuola Calcio Cittadella-Bonifati, la dirigenza, i mister e tutti i genitori ogni giorno pensano a un ragazzo che ha lasciato un grande vuoto. Le nostre attività, la coesione del gruppo, tutto è reso più forte dalla consapevolezza di avere un angelo che ci guida e che infonde amore. Senza retorica, ma con l'affetto che ogni essere umano prova per un essere speciale, ora seduto su una nuvola, ogni giorno è per te, Dà...
RispondiEliminaA nome di tutti, ringrazio per la sensibilità dell'articolo.
Alessia Antonucci, segretaria Scuola Calcio Cittadella-Bonifati